È ufficiale: Ita Airways, la compagnia aerea nazionale italiana, ha un nuovo socio di minoranza. Dopo mesi di trattative, il Ministero dell’Economia ha ceduto il 41% delle azioni a Lufthansa tramite un contratto preliminare di compravendita del valore di 325 milioni di euro. Ma non è finita qui: l’obiettivo del compratore è quello di acquisire la totalità delle azioni entro due anni, attraverso un meccanismo di opzioni.
La firma dell’accordo è avvenuta ieri tra il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e il CEO di Deutsche Lufthansa, Carsten Spohr. Ma prima di diventare ufficiale, l’accordo dovrà essere vagliato dalla Corte dei Conti e notificato alla direzione generale concorrenza della Commissione europea.
Con l’arrivo di Lufthansa, la gestione operativa di Ita Airways sarà assegnata ai tedeschi grazie ad uno shareholders’ agreement, che regolerà i rapporti tra i due azionisti. Inoltre, il CEO Fabio Lazzerini lascerà il suo posto a favore di un manager di assoluta fiducia del nuovo socio tedesco.
Insomma, un’operazione di grande importanza per il futuro della compagnia aerea italiana, che vedrà il Consiglio di Amministrazione decadere già nel 2022. Ma non solo: sembra infatti escluso che lo Stato italiano possa conservare una quota minimale in prospettiva. Riuscirà Lufthansa ad acquisire la totalità delle azioni entro due anni? Il futuro di Ita Airways è ancora tutto da scrivere.
Com’è andata la trattativa tra ITA Airways e Lufthansa
La trattativa è stata lunga e intensa, ma adesso Ita Airways ha un nuovo socio di minoranza: Lufthansa. Ma il contratto preliminare di compravendita dovrà superare l’esame di tre soggetti istituzionali, tra cui la Corte dei Conti, che valuterà la congruità del prezzo pagato dai tedeschi.
E proprio sul prezzo si sono registrate delle concessioni da parte di Lufthansa: se fino a un mese fa avevano provato ad acquistare il 40% di Ita Airways per 250 milioni di euro, dopo le trattative la cifra è salita a 320-330 milioni.
Ma il vero obiettivo di Lufthansa è far tornare Ita Airways all’utile in tempi ragionevoli. Nel primo semestre del 2026, quando la compagnia italiana dovrebbe registrare il primo pareggio operativo, Lufthansa potrà far scattare la clausola che prevede l’acquisto di un altro 50-55% per circa 500 milioni di euro. A quel punto, il Ministero dell’Economia resterebbe con una quota residuale del 5-10%.
Ma prima di tutto ciò, l’accordo dovrà passare anche al vaglio dell’Antitrust UE, che potrebbe richiedere 3-4 mesi di approfondimenti. L’autorità per la concorrenza del mercato comunitario ha già anticipato alle due parti un blocco di richieste che saranno inoltrate, compresa la “stima” delle operazioni correttive che Ita Airways e Lufthansa dovranno effettuare per evitare situazioni di monopolio o quasi. Tra queste operazioni ci saranno anche la cessione degli slot in alcuni aeroporti europei, come quelli di Milano Linate e Roma Fiumicino.
Insomma, una trattativa complessa che potrebbe portare a grandi cambiamenti per il futuro della compagnia aerea italiana.
Cosa cambierà per i passeggeri italiani?
Ita Airways si appresta ad un nuovo capitolo della sua storia, con l’ingresso di Lufthansa come socio di minoranza. Ma cosa significa questo per la compagnia aerea italiana? In primo luogo, un beneficio in termini di reputazione: Ita Airways, che ha saputo preservare la sua immagine di startup promettente e sta riassestando i conti, potrebbe registrare un aumento della domanda di biglietti e di passeggeri trasportati.
Ma cosa succederà se il prezzo dei carburanti dovesse rimanere alto e il valore del dollaro dovesse aumentare rispetto all’euro? Ci potrebbero essere aumenti dei biglietti, ma questi potrebbero essere più che compensati dalle sinergie tra Lufthansa e Ita Airways nella gestione degli acquisti dei carburanti, delle manutenzioni dei velivoli e dei servizi ai passeggeri come la consegna bagagli. Inoltre, i tedeschi di Lufthansa prevedono esplicitamente che questi accordi garantiranno dei benefici ai passeggeri.
Ma non è tutto: Ita Airways potrà vendere biglietti anche per i voli di Lufthansa, e viceversa. Gli accordi di code sharing saranno estesi alle altre compagnie proprietà di Lufthansa, come Air Dolomiti, Austrian, Brussels, Swiss ed Edelweiss, Eurowings, Sunexpress. Ciò significa che la compagnia italiana potrebbe offrire ai propri passeggeri una vasta scelta di destinazioni in tutto il mondo.
Ma c’è un’altra conseguenza: Ita Airways dovrà abbandonare Sky Team (dove sono presenti, tra le altre compagnie, anche Air France, Klm e Delta Airlines) per entrare nell’alleanza commerciale di Lufthansa, Star Alliance. Questa alleanza comprende, ad esempio, Air China, Air India, Air Portugal, Asiana, Sas, Tai, Turkish Airlines e l’americana United Airlines. Insomma, l’ingresso di Lufthansa potrebbe aprire nuove opportunità per Ita Airways, ma ci saranno anche dei cambiamenti importanti da affrontare. Sarà interessante vedere come la compagnia italiana si adatterà a questo nuovo scenario e come riuscirà a sfruttare al meglio le sinergie con il gruppo tedesco.