La sospirata data dell’apertura del testamento di Berlusconi sta finalmente emergendo, e la parola d’ordine è suspense. Pare che il Cavaliere abbia pianificato che il suo notaio, l’affermato Arrigo Roveda dello studio Rlcd di Milano, sveli le disposizioni sul suo ricco patrimonio lunedì 26 giugno.
Un momento atteso
Questa data non è stata scelta a caso, dato che soltanto tre giorni dopo, giovedì 29 giugno, è prevista un’importante assemblea della Fininvest, la società capogruppo di Berlusconi, per discutere dell’approvazione del bilancio e il rinnovo del consiglio di amministrazione.
Se l’apertura del testamento di Berlusconi avverrà tre giorni prima di tale riunione, allora questa potrebbe essere l’occasione perfetta per i soci, ovvero i cinque figli di Berlusconi, per attuare immediatamente le ultime volontà del loro illustre genitore in merito alla cassaforte di famiglia. I riflettori saranno puntati su questa importante assemblea, poiché potrebbe svelare i segreti custoditi gelosamente dal fondatore del gruppo e della sua famiglia.
La successione dell’ex premier non manca di curiosità e mistero. Il perimetro dei beni destinati agli eredi, compresi eventuali beneficiari indicati dallo stesso Berlusconi, è incredibilmente vasto e comprende lussuose ville, imbarcazioni, opere d’arte e investimenti personali. Ma il vero cuore della questione è rappresentato dalla suddivisione delle quote della Fininvest, con Berlusconi che deteneva il 61% e il restante suddiviso in parti uguali tra i suoi cinque figli. Tuttavia, è possibile che tali quote siano incluse in un patrimonio consolidato, e su questo punto non sono emerse informazioni certe.
Cosa contiene il testamento di Berlusconi
Dato che il Cavaliere non aveva un coniuge, ha il diritto di disporre di circa un terzo dei suoi beni, mentre i restanti due terzi spettano di diritto ai figli. Stimazioni approssimative suggeriscono che il patrimonio in gioco si aggiri attorno ai 4 miliardi di euro, ma non possiamo fare altro che speculare fino a quando non verranno rivelate le carte. Nel frattempo, è possibile che siano state effettuate perizie su società e altri asset, tra cui la famosa Dolcedrago, l’azienda immobiliare che possiede le ville più prestigiose, come Arcore e la Certosa in Sardegna, e le opere d’arte di proprietà dell’ex leader di Forza Italia.
Le valutazioni non ufficiali suggeriscono che il valore complessivo degli immobili potrebbe ammontare a 650-700 milioni di euro, mentre il 61% della Fininvest, basato sul patrimonio netto del gruppo, potrebbe valere circa 3 miliardi di euro. Considerando anche gli “extra”, non è difficile immaginare che il patrimonio di Berlusconi raggiunga agilmente la cifra di 4 miliardi. Lunedì
26 giugno potrebbe essere la giornata in cui finalmente si scopriranno i segreti dell’attesissima eredità di Berlusconi. Inoltre, finalmente sapremo se il Cavaliere ha lasciato disposizioni anche per Marta Fascina e il futuro di Forza Italia.