L’attacco avvenuto oggi con l’uso di droni ha provocato diverse esplosioni in un arsenale di munizioni situato nel centro della Crimea, come ha riportato Sergei Axionov, il capo della penisola ucraina annessa. La popolazione del distretto di Krasnogvardeiski è stata evacuata in un raggio di cinque chilometri a causa delle detonazioni, come spiegato da Axionov nel suo canale Telegram.
Le autorità locali, al fine di “ridurre al minimo i rischi”, hanno deciso di interrompere temporaneamente il traffico ferroviario nella penisola. Quattro treni provenienti da Mosca e San Pietroburgo sono stati costretti a fermarsi, con i passeggeri che verranno trasferiti ai loro luoghi di destinazione tramite autobus.
Per motivi di sicurezza, anche il traffico stradale è stato temporaneamente sospeso questa mattina sul ponte che collega la penisola al continente. Questo attacco è il quarto presumibilmente compiuto dall’Ucraina questa settimana contro la Crimea, un territorio che il presidente ucraino, Volodimir Zelenski, afferma di voler riconquistare ad ogni costo.
La situazione è sempre più tesa, con l’escalation degli attacchi e le ripercussioni che ne derivano. L’attentato di questa settimana ha causato la morte di una giovane adolescente e danni a diversi edifici amministrativi. Inoltre, la Russia ha reagito bombardando alcune terminazioni portuali ucraine nel Mar Nero.
L’industria turistica russa ha già previsto che la stagione turistica in Crimea sarà negativa, con una possibile riduzione del 30% dei visitatori. Questi eventi hanno creato un clima di insicurezza e paura, influenzando anche l’economia locale.
La situazione in Crimea rimane instabile e incerta, con continui attacchi che mettono a repentaglio la vita delle persone e l’intera regione. È fondamentale che le autorità internazionali intervengano per cercare una soluzione pacifica a questa crisi, al fine di evitare ulteriori danni e vittime. Solo attraverso il dialogo e la cooperazione si può sperare di porre fine a questa spirale di violenza e instabilità.