domenica, Dicembre 3, 2023
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Chiara Colosimo eletta presidente Antimafia: la lotta tra governo e opposizione

Una scossa sismica attraversa il panorama politico italiano mentre Chiara Colosimo, la spina dorsale del partito sovranista Fratelli d’Italia, si erge trionfante come la nuova forza motrice nella lotta contro la mafia. Con un’audace mossa politica, Colosimo si è fatta strada fino alla presidenza della commissione Antimafia, dimostrando il suo impareggiabile carisma e la determinazione che la contraddistingue.

La sala parlamentare era in tumulto mentre i voti venivano scrutinati, ma alla fine Colosimo ha raggiunto la vetta con un risultato strabiliante: 29 voti, una netta maggioranza che ha ribaltato ogni aspettativa. Tuttavia, la tensione si è fatta palpabile quando i rappresentanti dell’opposizione hanno deciso di abbandonare l’aula, dimostrando il loro disgusto per la scelta del centrodestra di sostenere il proprio candidato.

Il giorno stesso in cui l’Italia commemorava il 31º anniversario della Strage di Capaci, la commissione Antimafia ha assunto un nuovo ruolo di rilievo.

Chiara Colosimo presidente Antimafia: la lotta tra maggioranza e opposizione

Un vivace scontro politico è scoppiato in merito alla candidata unica del centrodestra, una figura fortemente sostenuta da Fratelli d’Italia. Il suo nome è diventato oggetto di un acceso confronto tra il governo e le opposizioni. Colosimo, la candidata in questione, si è trovata al centro di numerose polemiche dopo la diffusione di un servizio da parte di Report, che l’ha associata a Luigi Ciavardini, un ex estremista nero dei Nar condannato a 30 anni per la strage di Bologna, a 13 anni per l’omicidio del poliziotto Francesco Evangelista e a 10 anni per quello del giudice Mario Amato.

Le opposizioni, con il Partito Democratico e i Cinque Stelle in prima linea, hanno minacciato di non votare la candidata nelle ore precedenti alla sessione.  Come riporta il Sole24ore: “Se la maggioranza dovesse insistere sul nome che è circolato in questi giorni, il Movimento 5 Stelle non parteciperà al voto in segno di totale opposizione alla scelta che si sta cercando di imporre”, hanno sottolineato i membri del M5S della Commissione Antimafia. Alleanza Verdi e Sinistra hanno anche annunciato che non avrebbero partecipato al voto. E così, alla fine, è accaduto!

Le parole di Chiara Colosimo sull’amicizia con Ciavardini

Durante un’interrogazione sulla sua relazione con l’ex Nar Ciavardini, Colosimo ha risposto in merito alle preoccupazioni dei familiari delle vittime che avevano espresso la volontà di non votarla. Ha chiarito che, in qualità di consigliere regionale, ha svolto le sue funzioni secondo quanto le era concesso e richiesto, compreso l’incontro con persone detenute o che hanno scontato una pena. Ha sottolineato di non avere amicizie personali, ma ha riconosciuto di conoscere il presunto Ciavardini come lo conoscono molti altri rappresentanti politici di diverse appartenenze. Ha evidenziato che Ciavardini fa parte di un’associazione che si occupa del reinserimento di detenuti dopo aver scontato le loro pene, un obiettivo previsto dall’articolo 27 della Costituzione.

Nuova Commissione Antimafia: come è composta?

La nuova composizione della Commissione Antimafia conta 50 membri, di cui 25 senatori e 25 deputati. Oltre ai compiti precedentemente assegnati durante la legislatura precedente, la Commissione ha specificamente incluso nel proprio ambito di azione le “zoomafie” e le nuove forme di criminalità organizzata di matrice mafiosa legate all’immigrazione, alle comunità residenti di recente formazione e a specifici contesti sociali, economici e culturali.

Un elemento di novità rispetto al passato è rappresentato dall’attenzione che la Commissione Antimafia dedicherà all’infiltrazione nella comunità nigeriana, con particolare focus sullo sfruttamento di donne e minori. Inoltre, si prenderà in considerazione il settore manifatturiero cinese, fortemente radicato in alcune zone della Toscana tra Prato e Firenze, con una particolare attenzione allo sfruttamento del lavoro clandestino e alla sicurezza negli ambienti produttivi.

Un’altra area su cui la Commissione si concentrerà riguarda l’esportazione di capitali verso Stati esteri attraverso canali di trasferimento di denaro sia regolari che irregolari. Inoltre, si fa esplicito riferimento ai compiti di contrasto ai rischi di infiltrazione all’interno dei progetti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

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