Anziani ancora senza il loro centro di Bozzano: insoddisfatto il PRI

di Tommaso Lamarina

BRINDISI – Al netto della pandemia, che oramai dura da oltre due anni, il Comune di Brindisi aveva temporaneamente chiuso i centri di aggregazione per adibirli ad hub vaccinali. Lo stato di emergenza, però, è terminato lo scorso 30 marzo ed al centro anziani di Bozzano non è stato concesso il sui vecchio utilizzo. Per questo motivo, il PRI ha interrogato l’Assessore del ramo.

La pandemia ha cambiato le abitudini degli italiani, in particolar modo quelle degli anziani, i quali, prima dell’invasione del Covid, riuscivano a svagarsi nei centri di aggregazione adibiti ad hoc per loro. Poi, la pandemia ha costretto i comuni a trasformare i centri anziani in hub vaccinali, per un periodo limitato allo stato di emergenza, terminato lo scorso 30 marzo.

La città di Brindisi ne contava due, uno nel rione Bozzano e l’altro nella frazione di Tuturano. Il primo è stato adibito a centro vaccinale ed il secondo utilizzato per ospitare una postazione del 118.

Per questo motivo, Gabriele Antonino, Consigliere Comunale del Partito Repubblicano, ha presentato una interrogazione per chiedere alla Giunta Rossi, laddove fosse impossibile ripristinare i centri di Bozzano e Tuturano, di individuare altri immobili di proprietà comunale, al fine di garantire agli anziani di avere quei momenti di ilarità che mancano da oramai oltre due anni. Pare che parte del centro di Bozzano sia in uso al CSV.

“L’interrogazione relativa ai centri per gli anziani mi lascia decisamente insoddisfatto nelle risposte fornite dall’Assessore Isabella Lettori – spiega Antonino – il dato di fatto è che tuttora gli anziani brindisini sono privi di luoghi di socializzazione. La speranza è quantomeno che si avvii un dialogo proficuo e che porti soluzioni concrete con i rappresentanti del Comitato di Gestione dei centri per gli anziani”.